Perdite idriche: i dati ISTAT su tutti i 110 capoluoghi italiani

Perdite idriche Italia 2022 - Mobilita.org
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Il problema delle reti idriche in Italia rappresenta una delle sfide più rilevanti per la gestione sostenibile delle risorse idriche. La rete idrica nazionale, composta da un complesso sistema di acquedotti, tubazioni e infrastrutture, è cruciale per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile a milioni di cittadini. Tuttavia, a causa della vetustà delle strutture e della carente manutenzione, il sistema soffre di un elevato tasso di dispersione, che comporta un significativo spreco di acqua.

Le conseguenze di questa inefficienza si riflettono non solo in termini economici ma anche ambientali, aggravando la problematica della scarsità idrica in un contesto di cambiamenti climatici sempre più pressanti.

Italia sprecona e acquedotti colabrodo!

La differenza tra i volumi prelevati ed utilizzati (7,6 miliardi di m3) mostra il livello complessivo di dispersioni d’acqua e dimensiona lo spreco del sistema.

La dispersione è molto più accentuata nel settore civile, con perdite del 45,3%. Per le pratiche irrigue si stima invece una dispersione di acqua del 15%; risultano minime infine le percentuali di dispersione per gli altri usi.

Il dato più eclatante è quello degli acquedotti, si è detto tantissimo su questo aspetto che non lascia spazio a dubbi sullo stato della rete: si perdono in media 41,4 litri ogni 100 immessi nelle reti di distribuzione (inclusi nel dato gli allacciamenti abusivi e gli errori di misurazione).

Gli acquedotti in Italia si sviluppano per 425mila km di rete, inclusi gli allacciamenti si arriva a 500mila km.

Il 60% della rete nazionale è stato posato oltre 30 anni fa e il 25% supera anche i 50 anni. Ma il tasso nazionale di rinnovo è pari a 3,8 metri di condotte per ogni km di rete: significa che a questo ritmo occorrerebbero oltre 250 anni per sostituire l’intera rete.

Utilitalia stima in 5 miliardi all’anno l’investimento per adeguare e mantenere la rete idrica nazionale, una cifra enorme non alla portata delle finanze italiane. Attualmente gli investimenti si attestano a circa 32-34 euro per abitante all’anno, mentre la media europea è di circa 100 euro (in Danimarca si arriva a 129 euro).

I dati dei capoluoghi italiani

I dati ISTAT “Acqua immessa in rete – Acqua erogata per usi autorizzati – Perdite totali (%) – Capoluoghi di provincia – città metropolitana nell’anno 2022” (scaricabili da qui) confermano questa situazione preoccupante. Il rapporto rivela che la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane italiane raggiunge livelli critici, ribadendo l’urgenza di interventi strutturali.

Le perdite elevate nella rete idrica italiana sono dovute principalmente alla vetustà delle condutture e alla scarsa manutenzione. Le infrastrutture obsolete, molte delle quali risalenti a oltre mezzo secolo fa, soffrono di deterioramento e frequenti rotture, contribuendo a una dispersione d’acqua significativa.

Nella tabella seguente sono riportati i capoluoghi di provincia più virtuosi secondo ISTAT, che registrano il minore scarto tra acqua immessa nella rete idrica e volume di acqua erogata per usi autorizzati (scorrendo sui nomi, viene mostrato il dato in percentuale) [Fonte dati: ISTAT]:

Le maglie nere

Il tasso di rinnovo delle infrastrutture idriche in Italia è estremamente basso, a fronte di una necessità urgente di modernizzazione. Con un rinnovo di soli 3,8 metri di condotte per ogni km di rete all’anno, la prospettiva di un adeguamento tempestivo delle reti è lontana. Questa situazione solleva interrogativi sulla sostenibilità del sistema idrico nazionale, specialmente in un contesto di cambiamenti climatici e periodi di siccità sempre più frequenti.

Nella tabella seguente sono riportati i capoluoghi di provincia meno virtuosi secondo i dati ISTAT, che registrano la maggiore percentuale di dispersione di acqua nella rete idrica (scorrendo sui nomi, viene mostrato il dato in percentuale) [Fonte dati: ISTAT]:

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Il dettaglio dei 110 capoluoghi italiani

La siccità, un tema molto attuale negli ultimi anni, viene spesso discussa come principale causa di carenza d’acqua. Tuttavia, i dati sulle perdite idriche ridimensionano questa visione, evidenziando che una gestione più efficiente e una manutenzione adeguata delle infrastrutture potrebbero significativamente ridurre lo spreco di risorse idriche.

Investire nel rinnovo della rete idrica è quindi una priorità per garantire una gestione sostenibile dell’acqua, un bene sempre più prezioso.

Nella tabella seguente sono riportati i dati ISTATI su tutti i 110 capoluoghi e area metropolitane d'Italia. E' possibile verificare le informazioni di una qualunque città scorrendo la tabella o utilizzando l'apposito campo "Cerca". Per ogni città è consultabile il dato su acqua immessa in rete, acqua erogata e i volumi pro capite, infine la percentuale di Perdita Idrica [Fonte dati: ISTAT]:

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